Nel caos politico in cui è piombata
la Corea del Sud dopo il doppio impeachment, prima di un
presidente poi del suo successore ad interim, spunta un rapporto
della Procura che rivela dettagli inquietanti delle disposizioni
di Yoon Suk Yeol, il primo ad essere deposto, che hanno portato
alla sua estromissione.
Secondo il rapporto, il 3 dicembre scorso Yoon Suk Yeol aveva
autorizzato i militari a sparare con le loro armi, se
necessario, all'interno del Parlamento durante il suo fallito
tentativo di imporre la legge marziale. Il documento di 10
pagine dell'ex ministro della Difesa Kim Yong-hyun, consegnato
ai media, afferma anche che Yoon ha giurato il 3 dicembre di
dichiarare la legge marziale, se necessario reiterando più volte
il tentativo in caso di mancata approvazione da parte del
Parlamento. Privato delle sue funzioni dall'Assemblea nazionale
questo mese, Yoon è indagato per il suo tentativo di eliminare
il governo civile, che ha gettato il Paese nel caos politico e
ha portato al suo impeachment.
L'avvocato dell'ex presidente, Yoon Kab-keun, ha respinto il
rapporto dei pubblici ministeri, sostenendo che si tratta di "un
resoconto unilaterale che non corrisponde né a circostanze
oggettive né al buon senso".
Intanto in tutto il Paese si stanno svolgendo proteste a
sostegno del presidente ad interim, Han Duck-soo, spodestato
ieri dal parlamento, mentre si preparano a scendere in piazza
anche sostenitori e oppositori del presidente destituito Yoon
Suk Yeol.
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