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Vietati i discorsi politici al 80/mo anniversario della liberazione Auschwitz

Vietati i discorsi politici al 80/mo anniversario della liberazione Auschwitz

Il 27 gennaio parleranno solo i sopravvissuti. Prevista la presenza di re Carlo III, e l'Unesco organizza una serie di iniziative

ROMA, 13 gennaio 2025, 14:40

Redazione ANSA

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. © ANSA/EPA

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      Alla commemorazione per l'80° anniversario della liberazione di Auschwitz, il 27 gennaio, nessuna personalità politica prenderà la parola mentre interverranno solo i sopravvissuti. Lo racconta il Guardian.

    Il museo di Auschwitz ha vietato tutti i discorsi dei politici all'evento che segnerà 80 anni dal giorno in cui le truppe sovietiche liberarono il campo nel 1945. Solo i sopravvissuti di Auschwitz parleranno, in quella che sarà probabilmente l'ultima grande commemorazione in cui molti saranno ancora vivi e in condizioni di salute tali da poter viaggiare.

    "Non ci saranno discorsi politici", ha detto Piotr Cywiński, direttore del memoriale e museo di Auschwitz-Birkenau, in un'intervista al Guardian. "Vogliamo concentrarci sugli ultimi sopravvissuti che sono tra noi e sulla loro storia, il loro dolore, il loro trauma e il loro modo di offrirci alcuni difficili obblighi morali per il presente", ha aggiunto.
   

Re Carlo parteciperà alle commemorazioni

      Re Carlo III compirà un viaggio in Polonia, in veste di capo dello Stato britannico, per presenziare il 27 gennaio alla commemorazione dell'80esimo anniversario della liberazione del campo di sterminio nazista di Auschwitz da parte dell'Armata Rossa sovietica. Lo ha reso noto oggi Buckingham Palace, formalizzando un annuncio già trapelato nelle settimane scorse sui media del Regno.

     Si tratta del terzo viaggio all'estero del sovrano 76enne - dopo quello di fine 2024 in Francia per gli 80 anni dello sbarco in Normandia e il lungo tour in Australia e sulle Isole Samoa - in seguito alla ripresa delle sue attività pubbliche post diagnosi di cancro.

     Ad Auschwitz è prevista la presenza di numerosi capi di Stato e di governo stranieri, che tuttavia - secondo gli organizzatori - non dovrebbero fare discorsi politici pubblici o sottrarre spazio alle testimonianze degli ultimi superstiti dell'Olocausto durante l'evento.

     Evento a cui sono stati invitati fra gli altri i governanti d'Israele, malgrado il mandato d'arresto della Corte penale internazionale dell'Onu che pesa sul premier Benyamin Netanyahu in seguito all'accusa di crimini di guerra nella Striscia di Gaza. Ma da cui è stata esclusa del tutto la Russia - nonostante il ruolo di Mosca nella liberazione del lager - su decisione del governo polacco, che aveva fatto lo stesso anche negli ultimi anni, in risposta alla guerra in Ucraina

Le iniziative dell'Unesco

    A 80 anni dalla liberazione del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, dove furono uccise più di un milione di persone, l'Unesco parteciperà alla cerimonia ufficiale che si terrà il 27 gennaio a Oświęcim presso il Memoriale e Museo di Auschwitz-Birkenau.

      Per celebrare questo importante anniversario, l'Unesco organizza inoltre, nella sede di Parigi una iniziativa il 23 gennaio per sensibilizzare la società sull'importanza dell'insegnamento dell'Olocausto.

    La responsabilità collettiva di affrontare i traumi residui, secondo l'Unesco, include l'educazione sulle cause, le conseguenze e le dinamiche del genocidio e di altri crimini atroci, al fine di costruire la resilienza degli studenti contro le ideologie dell'odio per evitare che crimini simili si ripetano in futuro.

    Per l'occasione sarà organizzata anche una mostra del fotografo francese Olivier Mériel sugli scatti realizzati dall' artista che ha accompagnato due gite scolastiche per studenti delle scuole superiori della Normandia a Auschwitz e Birkenau. La mostra rimarrà visibile fino al 28 febbraio.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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