Bagno rituale sospeso e
situazione ancora tesa in India a Prayagraj, nel sito del mega
pellegrinaggio induista Maha Khamb Mela dove, secondo quanto
affermano alcuni media locali indipendenti il bilancio dei morti
per la ressa notturna potrebbe essere molto più alto dei
quindici già citati, toccando quasi un centinaio.
Il caos è scoppiato poco prima dell'alba, quando la folla di
migliaia di devoti che si muoveva per raggiungere il punto alla
confluenza dei due fiumi sacri Gange e Yamuna ha travolto le
barricate della polizia, finendo per calpestare i pellegrini che
dormivano o riposavano a terra. Tra i feriti un gruppo di una
trentina di donne che attendevano l'alba per avvicinarsi al
punto dell'immersione.
La folla arrivata nelle ultime ore al sito del Maha Khumba
Mela era più numerosa del solito perché la giornata, detta Mauni
Amavasya è ritenuta particolarmente propizia per il bagno
rituale: il programma prevedeva anche l'immersione di alcune
centinaia di migliaia di "sadhu", gli asceti induisti che
campeggiano a Praiagraj per l'intera durata del pellegrinaggio,
45 giorni in un'area del campo tendato a loro riservata.
Le autorità hanno lasciato passare varie molte ore prima di
ammettere ufficialmente che l'incidente ha provocato almeno una
decina di morti, e i media indiani che stanno seguendo in
diretta lo sviluppo non danno cifre.
L'edizione 2025 del pellegrinaggio, che si tiene ogni 12
anni, è particolarmente rilevante: i devoti ritengono che il
bagno rituale purifichi dai peccati e liberi per sempre dalla
"moksha", il ciclo delle rinascite, salvando dalla continua
reincarnazione.
Le autorità hanno previsto che nei 45 giorni dell'evento, che
proseguirà fino al 26 febbraio, arriveranno sul sito 400
milioni di persone.
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