L'esercito israeliano si è ritirato dai villaggi di confine del Libano, ma rimane in 5 postazioni oltre la linea di demarcazione Onu, ha detto una fonte della sicurezza libanese.
Oggi è scaduto il termine per il ritiro in base a un accordo di pace con Hezbollah.
"L'esercito israeliano si è ritirato da tutti i villaggi di confine tranne che in 5 punti, mentre l'esercito libanese si sta gradualmente schierando a causa della presenza di esplosivi in alcune zone e dei danni alle strade", secondo la fonte. Ieri un funzionario israeliano ha detto che Israele rimarrà nel Paese in "cinque punti strategici" che controllano le comunità nel sud del Libano. Successivamente, il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa'ar, ha affermato che l'esercito rimarrà solo "temporaneamente" nelle cinque località strategiche del Libano.
Israele, agiremo con la forza se Hezbollah viola la tregua
Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha affermato che l'esercito (Idf) applicherà "con la forza" l'accordo di cessate il fuoco in Libano e agirà contro qualsiasi minaccia di Hezbollah, poiché le truppe rimarranno in cinque postazioni strategiche. Lo riporta il Times of Israel.
"A partire da oggi, l'Idf rimarrà in una zona cuscinetto in Libano in 5 avamposti strategici e continuerà ad agire con forza e senza compromessi contro qualsiasi violazione da parte di Hezbollah", ha detto Katz. "Hezbollah deve ritirarsi completamente oltre la linea del fiume Litani", ha aggiunto.
L'esercito libanese schiera i suoi uomini
L'esercito libanese ha annunciato di aver schierato le proprie truppe in diversi villaggi di confine nel sud del Paese in seguito al ritiro delle forze israeliane, dopo la scadenza del termine fissato dall'accordo di cessate il fuoco tra Hezbollah e Israele.
L'esercito ha precisato in un comunicato stampa, che unità militari sono state dispiegate in una decina di villaggi, "in coordinamento con il comitato del quintetto incaricato di supervisionare l'accordo di cessate il fuoco (...) e con la Forza ad interim delle Nazioni Unite in Libano (Unifil), dopo il ritiro delle forze israeliane".
Per Beirut qualsiasi presenza israeliana è occupazione
Il Libano ha condannato oggi la presenza di Israele sul suo territorio definendola una "occupazione", dopo che l'Idf ha affermato che le sue truppe rimarranno in 5 località nonostante la scadenza del termine fissato dall'accordo di tregua con Hezbollah per il loro ritiro: lo riporta il Guardian. Un portavoce della presidenza ha affermato che il Libano ha il diritto di utilizzare tutti i mezzi per garantire un completo ritiro israeliano. Il Libano, inoltre, cercherà l'aiuto del Consiglio di sicurezza dell'Onu per "affrontare le violazioni israeliane e costringere Israele a ritirarsi immediatamente".
Onu: il ritardo nel ritiro viola la risoluzione
Per l'Onu "qualsiasi ritardo" nel ritiro israeliano dal Lbano viola la risoluzione 1701" del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Nel giorno della scadenza del termine per il ritiro di Israele dal Libano in base all'accordo di pace con Hezbollah, l'Idf ha annunciato il ritiro dai villaggi di confine del Libano ma che rimane in 5 postazioni oltre la linea di demarcazione Onu.
Hamas conferma: 'Sabato liberi sei ostaggi vivi'
Un alto funzionario palestinese ha dichiarato a al-Mayadeen che "sabato saranno rilasciati vivi 6 ostaggi in cambio del rilascio di alcuni detenuti palestinesi". Ha affermato che la decisione è stata presa "dopo consultazioni con i mediatori in Qatar ed Egitto, nonché con la leadership di Hamas a Gaza". L'alto funzionario fa notare che, in cambio, sono state concordate misure che "agevolano l'ingresso di macchinari pesanti, rimorchi e materiali edili".
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