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Il sindaco di Istanbul ai magistrati: 'Non potete né dovete restare in silenzio'

Il sindaco di Istanbul ai magistrati: 'Non potete né dovete restare in silenzio'

Dopo essere stato arrestato per terrorismo. Fermate 37 persone per aver condiviso messaggi critici sui social

ISTANBUL, 20 marzo 2025, 13:36

Redazione ANSA

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Una manifestazione a favore di Imamoglu © ANSA/EPA

Una manifestazione a favore di Imamoglu © ANSA/EPA

        Ekrem Imamoglu, il sindaco di Istanbul arrestato per corruzione e terrorismo, ha chiesto ai membri della magistratura turca di "non restare in silenzio" e di reagire rispetto al suo caso.

"Dovete reagire e prendere precauzioni contro questa manciata di colleghi che stanno rovinando la magistratura turca, svergognandoci di fronte al mondo intero e distruggendo la nostra reputazione. Ho fiducia nella grande magistratura turca. Non potete e non dovete restare in silenzio", ha affermato Imamolgu, tramite i suoi avvocati, in un messaggio su X. 

      "Nessun potere può bloccare la strada della solidarietà e della speranza". Lo ha affermato Ekrem Imamoglu, il sindaco di Istanbul che da ieri è in arresto in base a varie accuse tra cui corruzione e favoreggiamento del terrorismo.

 

    "Nessun potere può bloccare la strada della solidarietà e della speranza", ha scritto Imamoglu su X,  sottolineando che "la nostra lotta è per i nostri bambini, per i diritti, per la legge, per la giustizia e per un futuro migliore". 
   

Arrestate 37 persone per aver condiviso messaggi critici sui social

     In Turchia 37 persone sono state arrestate in quanto sospettati di "incitamento all'odio e all'ostilità" per avere condiviso sui social media dei messaggi, ritenuti "provocatori", riguardo all'arresto di Imamoglu, il sindaco di Istanbul considerato il principale rivale del presidente Erdogan.

     Lo ha annunciato su X il ministro dell'Interno, Ali Yerlikaya, aggiungendo che sono state identificate in tutto 261 persone sospettate di essere responsabili dei messaggi ritenuti provocatori condivisi sui social media e sono in corso operazioni per catturare gli altri. Da quando Imamoglu è stato arrestato l'accesso ai social in Turchia è problematico o parzialmente bloccato.

Il partito di Erdogan: 'Non sappiamo nulla del processo a Imamoglu'

     Il partito di governo turco Akp, del presidente Recep Tayyip Erdogan, ha dichiarato di non avere informazioni riguardo al caso del sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu.

    "Quello che devono fare i politici è monitorare il processo giudiziario, perché nessuno di noi ha informazioni sul contenuto del fascicolo" sul caso di Imamoglu, ha affermato il portavoce dell'Akp, Omer Celik, respingendo le critiche del maggior partito di opposizione che aveva definito l'arresto del sindaco come un "golpe civile" contro la volontà popolare, criticando Erdogan.

    "Menzionare il nome del nostro presidente e del nostro partito accanto a un'espressione come 'colpo di stato civile' è il colmo della stupidità politica", ha detto Celilk. 

Scholz: 'E' deprimente, questo deve finire'

   "Negli ultimi anni abbiamo compiuto grandi sforzi per migliorare ulteriormente le relazioni tra Europa e Turchia. Pertanto, l'arresto di un politico chiave dell'opposizione come il sindaco di Istanbul è un pessimo segnale, deprimente per la democrazia in Turchia, ma certamente deprimente anche per i rapporti tra Europa e Turchia. Non possiamo far altro che chiedere che tutto questo finisca immediatamente e che opposizione e governo entrino in competizione tra loro, anziché portare l'opposizione in tribunale". Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz arrivando al summit Ue a Bruxelles. 

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