Nella bozza del comunicato conclusivo del G20 di Antalya si legge tra l'altro che "Siamo profondamente delusi dai continui ritardi nell'implementazione della riforma della governance e delle quote dell'Fmi decisa nel 2010: esortiamo gli Stati Uniti a ratificare al più presto queste riforme".
Tra le richieste del G20: che gli Stati contribuiscano a soluzione crisi rifugiati - "Chiediamo a tutti gli stati di contribuire alla soluzione della crisi dei rifugiati, e condividere il peso per ciò che ne consegue, compreso il riallocamento dei rifugiati"; che si tagli del 15% disoccupazione giovani al 2025 - Nei paesi del G20 il tasso di disoccupazione dei giovani che rischiano "di rimanere permanentemente fuori dal mercato del lavoro", deve "essere tagliato da qui al "2025 del 15%". Un taglio che - secondo quanto si appreso - deve impegnare ogni paese ad una riduzione di tale entità partendo dal proprio attuale livello. E' detto poi che la "La crescita economica globale è sbilanciata e continua a non raggiungere le nostre aspettative, nonostante le prospettive positive in alcune grandi economie".
Sui rifugiati si sottolinea inoltre che "L'entità della crisi dei rifugiati è di scala globale con pesanti conseguenze politiche, sociali ed economiche. C'è bisogno di una risposta coordinata e comprensiva per affrontare la crisi come pure le sue conseguenze di lungo termine". Nella bozza di comunicato il G20 chiede inoltre che tutti i paesi si impegnino in "altre forme di intervento umanitario, compresi sforzi perché i rifugiati abbiano accesso a istruzione, servizi e opportunità di benessere".
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