Sarà decisiva, con una sentenza o almeno la fissazione di una data per pronunciarla, l'udienza di domani mattina del processo a Patrick Zaki a Mansura, in Egitto. Lo ha confermato in questi termini la sua legale principale, Hoda Nasrallah.
"La seduta di domani è decisiva perché, se l'accusa autorizza gli avvocati ad assistervi, questi faranno le loro arringhe e chiederanno che venga emessa una sentenza", ha detto all'ANSA la legale, capo del pool di avvocati che difende lo studente egiziano dell'Università di Bologna.
Se la sentenza non verrà pronunciata "proprio lo stesso giorno, sarà fissata un'altra data (...) per rendere la sentenza stessa e concludere questo processo", ha aggiunto Hoda contattata per telefono. Patrick, dopo 22 mesi di custodia cautelare in carcere, è stato rilasciato l'8 dicembre pur restando imputato nel processo a suo carico per "diffusione di notizie false dentro e fuori il Paese" sulla base di un suo articolo del 2019 sui cristiani in Egitto perseguitati dall'Isis e discriminati da frange della società musulmana. Il massimo della pena per questo tipo di accusa è cinque anni di reclusione.
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