Makallè, capitale della
regione etiope settentrionale del Tigrè è stata colpita da un
attacco aereo intorno alla mezzanotte. Lo hanno riferito i
ribelli tigrini e i funzionari dell'ospedale della città, "tra i
bersagli", come ha reso noto su Twitter Getachew Reda,
portavoce del partito Fronte popolare di liberazione del Tigrè
(Tplf), informando di "almeno tre bombe sganciate". Il raid
aereo è arrivato ;;dopo la ripresa dei combattimenti sul campo
tra le forze governative e il Tplf la scorsa settimana, che
hanno infranto una tregua di cinque mesi.
Anche Kibrom Gebreselassie, direttore clinico dell'Ayder
Referral Hospital di Makallè, ha affermato su Twitter che c'è
stato un attacco di droni "intorno alla mezzanotte" vicino
all'ospedale generale della capitale tigrina. "Le vittime stanno
arrivando all'ospedale di Ayder", ha aggiunto, senza fornire
dettagli.
Non è stato possibile contattare i funzionari di Addis Abeba
per delle dichiarazioni in merito. Il governo del primo ministro
Abiy Ahmed e il Tplf si sono dati reciprocamente la colpa per i
combattimenti scoppiati mercoledì scorso nelle aree al confine
con la parte sud-orientale del Tigrè.
Almeno quattro persone, tra le quali bambini, sono state
uccise venerdì in un primo raid aereo su Makallè, un attacco
condannato dall'Unicef, agenzia dell'Onu per l'infanzia che ha
fatto appello per "un'immediata cessazione delle ostilità". La
televisione tigrina locale aveva parlato di sette vittime, tra
le quali tre bambini. I ribelli avevano accusato il governo di
aver colpito una zona residenziale e un asilo nido, ma Addis
Abeba ha detto che sono stati presi di mira solo i siti
militari, accusando il Tplf di "scaricare sacchi di falsi
cadaveri in aree civili" per generare indignazione.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA