Salgono a 6 i morti, tra cui l'attentatore, nell'attacco alla sinagoga di Ghriba, sull'isola tunisina di Djerba. Lo rende noto la radio locale Mosaique fm. Una fonte medica dell'ospedale regionale, Sadok Mokadem, ha detto che una guardia di sicurezza è morta a causa delle ferite riportate. Un altro ufficiale ricoverato in gravi condizioni sarà trasportato all'ospedale militare di Tunisi perché affetto da un'emorragia alla testa. Altri due sono stati operati con successo, ha aggiunto la stessa fonte. I feriti ricoverati sono 8 (4 agenti e 4 civili).
Le due vittime civili nell'attacco all'antica sinagoga di Ghriba, nell'isola tunisina di Djerba, sono una di nazionalità tunisina, di 30 anni, e un'altra di nazionalità francese, di 42 anni. Lo ha reso noto nella notte il ministero degli Esteri di Tunisi, poche ore dopo l'emissione di un comunicato del ministero dell'Interno in cui veniva descritto quanto successo ieri sera a Djerba. Le indagini sono ancora in corso per scoprire "le cause di questo vile attacco", ha scritto il ministero dell'Interno, senza menzionare la parola 'terrorismo'. Il bilancio dell'attacco sferrato ieri a Djerba da un ufficiale della Guardia nazionale che poco prima aveva ucciso un collega, è di 5 morti, di cui tre poliziotti compreso l'attentatore e di 9 feriti (5 poliziotti e 4 fedeli).
Secondo il ministero dell'Interno tunisino l'attentatore, un ufficiale della Guardia nazionale, aveva ucciso poco prima un collega a 21 chilometri di distanza appropriandosi della sua pistola e delle munizioni. Si sarebbe poi diretto verso il tempio, cercando di avvicinarvisi "sparando colpi casuali alle unità di sicurezza a difesa del luogo di culto. Gli agenti schierati - afferma il ministero in una nota -gli hanno impedito di farlo e lo hanno eliminato".
"Ho appreso con sgomento la notizia del vile attentato che ha colpito la comunità ebraica tunisina presso la sinagoga dell'isola di djerba. Nel farmi interprete dei sentimenti di partecipe vicinanza della repubblica italiana, desidero porgere le espressioni del più sincero cordoglio a lei, signor presidente, al governo e all'amico popolo tunisino, oltre che alle famiglie delle vittime cui va il nostro pensiero. Desidero ribadire con forza la più ferma condanna di ogni atto di violenza antisemita". Lo ha scritto il presidente Sergio Mattarella in un messaggio al presidente tunisino Kais Saied.
"Il vile attentato alla Sinagoga di Djerba ci ha colpito profondamente. Siamo vicini ai familiari delle vittime, al governo e al popolo tunisino. L'Italia condanna con fermezza ogni forma di violenza e di antisemitismo". Lo scrive su Twitter la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.