(ANSA) - NAIROBI, 02 GIU - Il predicatore keniano Paul
Mackenzie, fondatore della cosiddetta "setta del digiuno" nella
città costiera di Malindi, ha proclamato la sua innocenza, oggi
in tribunale a Mombasa. Mackenzie è apparso pubblicamente al
termine dei 30 giorni di custodia chiesti dalla polizia che sta
indagando sulla morte di almeno 240 suoi fedeli riesumati da
fosse comuni in un terreno di sua proprietà nella foresta di
Shakaola, e sulla scomparsa di altri 610, secondo i dati della
Croce Rossa.
Per gli investigatori, il sedicente pastore avrebbe lasciato
morire di fame i seguaci dopo averli convinti a digiunare "per
poter vedere Gesù in paradiso" e dai primi risultati delle
autopsie sulle vittime, tra cui molti bambini, alcune di loro
sarebbero state strangolate o asfissiate.
"Non so cosa ci faccio dietro le sbarre, sento che è
un'ingiustizia, ma sono certo che il Signore, che servo e di cui
mi fido, mi aiuterà" ha detto Mackenzie davanti alle telecamere
di Ntv. Il predicatore, agli arresti dallo scorso 15 aprile, si
è lamentato anche per il trattamento ricevuto in questo periodo
in carcere, ma gli inquirenti hanno chiesto per lui, al giudice
della corte di Mombasa altri 60 giorni di custodia cautelare.
"E' il periodo più breve possibile entro il quale le indagini
devono essere completate, date le circostanze, e costituisce il
mezzo meno restrittivo per preservare l'integrità della delicata
indagine", scrive il sito del quotidiano The Star, citando le
carte processuali.
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