/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Infuria la violenza in Sudan, raid aerei a Khartoum

Infuria la violenza in Sudan, raid aerei a Khartoum

I paramilitari negano i crimini di guerra in Darfur

WAD MADANI, 16 luglio 2023, 22:00

Redazione ANSA

ANSACheck

© ANSA/© UNICEF/UN0834339/Le Du

© ANSA/© UNICEF/UN0834339/Le Du
© ANSA/© UNICEF/UN0834339/Le Du

Nuovi attacchi aerei hanno colpito oggi Khartoum, capitale del Sudan, mentre infuriano gli scontri nella regione del Darfur occidentale. Segno che le ostilità, iniziate lo scorso 15 aprile, con un bilancio di almeno 3.000 vittime e oltre 3 milioni di sfollati, non si fermano.
    Nell'est e nel nord-ovest della capitale, aerei da combattimento dell'esercito "hanno preso di mira basi" appartenenti alle forze paramilitari di supporto rapido (Rsf) che "hanno risposto con armi antiaeree", hanno precisato testimoni. Droni delle forze paramilitari hanno colpito il più grande ospedale militare di Khartoum. Un attacco simile, avvenuto ieri alla stessa struttura, aveva provocato cinque morti e 22 feriti, secondo fonti dell'esercito.
    La guerra tra il capo delle forze armate Abdel Fattah al-Burhan e il suo ex vice, il comandante della Rsf Mohamed Hamdan Daglo, ha devastato anche il Darfur, che ospita circa un quarto dei 48 milioni di abitanti del Sudan, con intere città rase al suolo, segnalazioni di massacri di civili e omicidi a sfondo etnico. Violenze attribuite alle forze paramilitari, che però hanno "smentito categoricamente" un recente rapporto di Human Rights Watch che denunciava l'esecuzione sommaria di "almeno 28 Massalit" - un gruppo etnico minoritario non arabo - e la "totale distruzione della città di Misterei" nello stato del Darfur occidentale. I paramilitari hanno attribuito la violenza al "conflitto tribale di lunga data" e hanno affermato di "aderire rigorosamente" al "diritto umanitario internazionale". 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza