Sono soprattutto gli Stati del nord
a frenare il presidente nigeriano Bola Tinubu neI perseguire la
via di un intervento militare contro i golpisti nel confinante
Niger. Lo riferisce oggi il sito Nigeria Newspapers Online dando
conto della riunione a porte chiuse tenuta ieri dai senatori
della Nigeria, Stato federale peso massimo dell'Ecowas con 215
milioni di abitanti, un esercito da 135 mila uomini (secondo il
Global Fire Power index) e un confine di 1.500 km con il Niger.
Nel titolare "I senatori, in una seduta burrascosa,
respingono l'invasione militare del Niger", il sito scrive che
"molti senatori del Nord non erano a favore della richiesta,
poiché sostenevano che ciò avrebbe compromesso la pace nella
loro regione. Una fonte che era al corrente delle discussioni
tra i senatori, che si sono incontrati a porte chiuse, ha detto
che i legislatori di sette Stati del Nord, che condividono il
confine con la Repubblica del Niger, ovvero Sokoto, Kebbi,
Katsina, Zamfara, Jigawa, Yobe e Borno, hanno respinto con
veemenza la mossa".
Il sito Legit sostiene che "almeno il 90% del Senato
nigeriano ha respinto la richiesta" di Tinubu "di invadere la
Repubblica del Niger". La circostanza è rilevante in quanto la
Costituzione della Nigeria impone che le forze di sicurezza non
possano combattere all'estero senza la preventiva approvazione
del Senato, tranne in casi di "rischio o pericolo imminente" per
la sicurezza nazionale.
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