Un ragazzo di 20 anni è il primo
ugandese accusato di 'omosessualità aggravata', un reato
perseguito con la pena di morte secondo la legge anti-gay
promulgata di recente nel Paese, informano i pubblici ministeri
e la sua difesa. Lo scrive Reuters sul suo sito web.
Nonostante le pressioni dei governi occidentali e delle
organizzazioni per i diritti umani, l'Uganda ha varato a maggio
una delle leggi più dure al mondo contro la comunità Lgbt, che
prescrive l'ergastolo per i rapporti omosessuali. La pena di
morte può essere applicata nei casi ritenuti "aggravati", che
comprendono la recidiva, il sesso gay che trasmette malattie
terminali o i rapporti omosessuali con un minore, un anziano o
una persona con disabilità.
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