La polizia nigeriana ha dichiarato di
aver arrestato almeno 67 persone che stavano celebrando un
matrimonio gay, in una delle più grandi detenzioni di massa
contro l'omosessualità considerata illegale nel Paese.
I "sospetti gay" - scrive l'Ap sul proprio sito web - sono
stati arrestati nella città di Ekpan, nello stato del Delta
meridionale, intorno alle 2 del mattino di lunedì durante un
evento in cui due di loro si sono sposati, ha detto ai
giornalisti il portavoce della polizia Bright Edafe, aggiungendo
che l'omosessualità "non sarà mai tollerata" in Nigeria.
La polizia ha fatto irruzione in un hotel a Ekpan dove si
svolgeva il matrimonio gay e inizialmente ha fermato 200
persone, ha detto Edafe ai giornalisti. Successivamente, 67 di
loro sono state arrestate dopo le prime indagini.
La funzionaria ha parlato in una stazione di polizia dove i
sospettati sono stati fatti sfilare. "Abbiamo visto due sospetti
e c'è una registrazione video in cui stavano celebrando la loro
cerimonia di matrimonio", ha detto. "Siamo in Africa e siamo in
Nigeria. Non possiamo copiare il mondo occidentale perché non
abbiamo la stessa cultura", ha detto la portavoce, aggiungendo
che i sospettati saranno accusati in tribunale alla fine delle
indagini. L'ufficio nigeriano di Amnesty International ha
condannato gli arresti e ha chiesto "la fine immediata di questa
caccia alle streghe".
Gli arresti di persone omosessuali sono comuni in Nigeria, il
Paese più popoloso dell'Africa dove i gay possono rischiare fino
a 14 anni di carcere ai sensi della legge sulla proibizione del
matrimonio tra persone dello stesso sesso. I complici rischiano
10 anni di carcere. Emanata nel 2013, la norma è stata
condannata a livello locale e internazionale, sebbene sia
sostenuta anche da molti nel Paese.
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