In un comunicato del
Ministero della Sanità del Sudafrica, il Ministro Joe Phaahla ha
confermato la presenza di un focolaio di difterite nel centro
correzionale di Pollsmoor, vicino a Città del Capo.
Si legge nel comunicato che un detenuto maschio di 19 anni ha
manifestato sintomi di difterite il 28 ottobre ed è stato
ricoverato in ospedale. I tamponi eseguiti hanno confermato la
diagnosi ma le sue condizioni sono peggiorate rapidamente ed è
deceduto il 5 novembre. Altri otto detenuti, di età compresa tra
i 18 e i 23 anni, sono in isolamento dopo essere risultati
positivi alla malattia.
È stata avviata una campagna di vaccinazione nella sezione
interessata della prigione. Allo stesso tempo è stato reso noto
che tutti i detenuti della sezione della prigione di Pollsmoor,
dove è scoppiato il focolaio, sono in isolamento e non avranno
l'autorizzazione a presentarsi in tribunale per almeno le
prossime due settimane.
All'inizio dell'anno nel Paese sono stati registrati due casi
di difterite confermati in laboratorio, un adulto nel
KwaZulu-Natal e un bambino nel Western Cape.
La difterite è un'infezione grave, non comune ma prevenibile
con il vaccino che in Sudafrica viene somministrato
gratuitamente a neonati e scolari con vari richiami.
Secondo l'Istituto nazionale per le malattie infettive del
Sudafrica, la difterite è poco comune. Tra gennaio 2008 e marzo
2015, sono stati segnalati solo tre casi di difterite
respiratoria confermati in laboratorio e un caso nel 2016.
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