La Corte costituzionale dell'Uganda ha respinto un ricorso contro una legge repressiva anti-Lgbt+ approvata nel maggio 2023 nel Paese dell'Africa orientale, che ha indignato le Nazioni Unite e le organizzazioni per i diritti umani e ha portato a sanzioni statunitensi.
Chiamata "legge anti-omosessualità 2023", il testo prevede pesanti sanzioni per le persone che hanno relazioni omosessuali e "promuovono" l'omosessualità. Il reato di "omosessualità aggravata" è punibile con la pena di morte, pena che però in Uganda non viene applicata da anni.
Il ricorso presentato "chiedeva essenzialmente l'annullamento dell'intera legge anti-omosessualità del 2023", ha affermato il giudice Richard Buteera. "Dopo aver deciso,... ci rifiutiamo di abolire la legge anti-omosessualità nella sua interezza, né concederemo un'ingiunzione permanente contro la sua applicazione".
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