Dai primi elementi dell'inchiesta
sulla morte di un turista italiano e sul ferimento di un altro
nella zona di Marsa Alam, in Egitto, emerge che ad attaccarli è
stato uno squalo tigre, lungo 2,5 metri, una specie che il
ministero dell'Ambiente aveva posto sotto sorveglianza e
tracciamento satellitare l'anno scorso dopo un incidente simile
che ha riguardato un turista russo. Sotto sorveglianza erano
stati messi tre tipi di squali del Mar Rosso: "il tigre, il mako
e l'oceanico".
Le indagini confermano anche che i due turisti italiani erano
entrati in acque profonde, in una zona in cui non è consentito
nuotare.
Secondo l'imprenditore egiziano, Naguib Sawiris, uno degli
uomini più ricchi d'Africa, a causare l'incidente sono state le
barche da pesca commerciali che hanno scaricato i loro rifiuti
in mare, attirando lo squalo. In un messaggio su X, Sawiris
afferma che la pesca commerciale dovrebbe essere vietata in
questa zona turistica e ha sottolineato che i ricavi del settore
sono più importanti delle barche che distruggono la barriera
corallina.
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