Mauricio Macri ha prestato giuramento come presidente della Repubblica Argentina, in una cerimonia solenne nella sede del Parlamento di Buenos Aires.
Superare lo "spirito di scontro" - ha detto Macri nel discorso d'insediamento - e promuovere l'"unione degli argentini" per affrontare le sfide di "un tempo nuovo": l'obiettivo "povertà zero", una guerra al narcotraffico "come nessun governo ha fatto finora" e la priorità della lotta alla corruzione.
Nel suo breve intervento, Macri non ha fatto nessun riferimento diretto ai 12 anni di gestione di Nestor e Cristina Kirchner, ma ha sottolineato che "la politica non è un concorso per vedere chi ha l'ego più grande". E che "mentire e nascondere la verità sono cose che hanno fatto molto molto male al nostro Paese", trasparenti allusioni alle critiche più abituali rivolte all'esecutivo uscente.
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