Il presidente brasiliano, Jair
Bolsonaro, ha affermato oggi che le proteste del 7 settembre,
indette dai suoi sostenitori, saranno un "ultimatum" per la
Corte suprema (Std), la cui sede, a Brasilia, verrà circondata
da un cordone di sicurezza contro eventuali invasioni.
"Il messaggio che darai scendendo in piazza, popolo
brasiliano, sarà un ultimatum per queste due persone", ha detto
il capo dello Stato, riferendosi, senza nominarli, ai giudici
Alexandre de Moraes e Roberto Barroso, due degli undici
componenti della Stf con i quali Bolsonaro ha mantenuto i
diverbi più accesi.
"Non possiamo ammettere che una o due persone usino il loro
potere per dare una nuova direzione al nostro Paese", ha
continuato il leader di estrema destra durante una cerimonia a
Tanhaçu, nell'entroterra dello Stato di Bahia.
Moraes è autore delle indagini sulle fake news a carico di
Bolsonaro, mentre Barroso, che è anche presidente del Tribunale
superiore elettorale (Tse), è accusato dal presidente della
Repubblica di ostacolare la sua richiesta di maggiore
trasparenza nel sistema di voto per favorire il suo rivale
politico, Luiz Inacio Lula da Silva, alle elezioni del 2022.
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