La presidente della Commissione
elettorale nazionale (Jne) venezuelana, Tania D'Amelio, ha reso
noto che "è stato costituito il 99% dei seggi per le elezioni
regionali e comunali di domani".
In una conferenza organizzata dalla tv statale Vtv, D'Amelio
ha sottolineato lo sforzo organizzativo che ha riguardato
l'installazione di 30.000 seggi in 14.000 centri di votazione in
tutto il Paese, che saranno aperti dalle 6 del mattino (le 11
italiane) alle 18.
Pur avendo un carattere amministrativo - si eleggono 23
governatori, 335 sindaci e 2.724 consiglieri regionali e
comunali - l'appuntamento elettorale ha assunto una grande
rilevanza per la decisione dell'opposizione riunita nel Tavolo
dell'unione democratica (Mud) di tornare dopo quattro anni a
partecipare a un voto organizzato dal governo del presidente
Nicolás Maduro.
Questo è stato possibile per un certo indebolimento della
strategia posta in atto del leader oppositore Juan Guaidó per
rovesciare la "dittatura" di Maduro, e per l'incoraggiamento di
un altro leader oppositore, Henrique Capriles, che invece ha
chiesto ai venezuelani di considerare il voto un punto di
partenza per cercare di sottrarre potere al movimento chavista.
A verifica della correttezza e trasparenza delle elezioni,
opereranno domani sul terreno centinaia di osservatori
internazionali, e in particolare quelli dell'Unione europea che
sono tornati in Venezuela dopo 14 anni.
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