La Commissione costituzionale del Parlamento ha respinto la notte scorsa in Perù un progetto del governo della presidente Dina Boluarte riguardante un anticipo delle elezioni ad ottobre di quest'anno, creando una situazione di grave incertezza sul futuro istituzionale peruviano.
Ieri pomeriggio, indica la radio RPP, il ministro della Giustizia, José Tello, aveva illustrato ai membri della Commissione i lineamenti del progetto governativo che prevedeva elezioni generali in ottobre e un insediamento del nuovo presidente, del governo e dei membri del Parlamento entro la fine del 2023.
Ma la proposta, aggiunge l'emittente, ha ottenuto solo undici voti a favore (dei 14 necessari per l'approvazione), dieci contro e una astensione. In più la Commissione ha precisato che il tema di un anticipo del voto non potrà più essere esaminato fino all'inizio di una nuova legislatura, a fine luglio.
Secondo vari esperti, non dovrebbe più essere possibile utilizzare la via parlamentare ordinaria per giungere ad un anticipo del voto per soddisfare le esigenze dei manifestanti che da ormai due mesi chiedono non solo elezioni immediate, ma anche lo scioglimento del Parlamento e le dimissioni del capo dello Stato. E proprio un passo indietro di Boluarte sembrerebbe ora 'l'ultima spiaggia' per giungere ad un voto anticipato.
Tuttavia l'interessata ha ribadito a più riprese che non è sua intenzione dimettersi.