(ANSA-AFP) - HONDURAS, 28 GIU - Fucili, mitra, 52 pistole e
circa 4.000 proiettili sono stati trovati durante una
perquisizione nelle celle di un carcere di massima sicurezza in
Honduras che ospita membri di una banda.
La Polizia Militare di Ordine Pubblico (PMOP) ha spiegato,
attraverso il suo portavoce, José Coello, che solo nel
penitenziario di Támara sono stati sequestrati quattro fucili
AR-15, un mitra Uzi, 38 pistole da 9 mm e 14 di altri calibri,
con caricatori e 4.000 proiettili, quattro granate a
frammentazione e due granate fumogene, oltre a 60 armi bianche.
Il carcere di Tamara, considerato il più importante del
Paese, si trova a 25 chilometri da Tegucigalpa e ospita circa
6.000 detenuti, ma non si sa quanti di loro appartengano a
bande.
L'operazione di perquisizione ha consentito anche di
sequestrare apparati di trasmissione, tra cui cellulari, console
per videogiochi, 556 televisori al plasma e 320 apparecchiature
audio, insieme a droga e denaro contante, secondo quanto ha
mostrato l'ufficiale in conferenza stampa.
"Le granate a frammentazione americane hanno un raggio
d'azione con una portata effettiva da 30 a 35 metri", ha detto
Coello, avvertendo dell'alto rischio che comportavano queste
armi da guerra nelle mani di una banda. I detenuti sono membri
del Barrio 18 e Mara Salvatrucha (MS-13), le due principali
bande operanti nel Paese, sebbene siano originarie di El
Salvador. Coello ha detto che nel carcere di massima sicurezza
di La Tolva, a circa 60 chilometri dalla capitale e con circa
1.300 detenuti, membri del PMOP hanno sequestrato fucili AK-47
e AR-15, pistole e altre armi.
Le perquisizioni sono iniziate lunedì per ordine del
presidente Xiomara Castro, dopo che la settimana precedente nel
carcere femminile della stessa zona di Támara, uno scontro tra
detenute delle due bande aveva provocato 46 morti. Castro aveva
ordinato al PMOP di prendere "il controllo dei 21 centri penali
del Paese" dal 1 luglio, ma le operazioni sono state anticipate
di sorpresa lunedì e continueranno a tempo indeterminat.
All'inizio del dispiegamento, il comandante del PMOP, colonnello
Fernando Muñoz, ha denunciato che le armi erano state portate
nelle carceri dai membri della banda pagando tangenti ai
custodi. Le carceri honduregne sono considerate dalle autorità
"accademie del crimine", dove negli ultimi 20 anni sono stati
registrati più di 1.000 morti, secondo il Commissario statale
per i diritti umani. (ANSA-AFP).
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