Il narcotrafficante uruguaiano
Sebastian Marset, al centro di una caccia all'uomo
internazionale, ha diffuso un video ai media, per ringraziare la
polizia boliviana di averlo aiutato a fuggire, in occasione del
blitz nella sua casa a Santa Cruz di sabato scorso.
Nel filmato fatto recapitare alla redazione della tv
commerciale Unitel, Marset ringrazia "il direttore della Forza
speciale boliviana contro il traffico di droga (Felcn)", a cui
attribuisce il merito di averlo aiutato a eludere l'arresto.
"Sono riuscito a scappare, perché mi ha avvertito che il
ministro aveva emesso un mandato di arresto contro di me. Ho
preso dei soldi e mi ha detto di andarmene".
Il direttore del Felcn, Ismael Villca, ha respinto con forza
l'accusa. "Respingo categoricamente tutte queste informazioni,
il mio lavoro al Felcn è pulito e impeccabile", questa "è
un'operazione di disinformazione", un'azione "contro la Felcn e
la polizia boliviana", ha affermato.
Marset, ricercato in Uruguay, Brasile, Paraguay, e Stati
Uniti, avrebbe organizzato il trasporto di almeno 16 tonnellate
di cocaina tra il Sudamerica e l'Europa.
Sabato scorso, la primula rossa con trascorsi da giocatore di
calcio, era riuscita a sfuggire all'arresto assieme alla moglie
e ai tre figli, allontanandosi a bordo della sua auto.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA