La Giustizia Speciale per la Pace
(Jep), il meccanismo transitorio colombiano attraverso il quale
vengono indagati e processati membri delle Farc, militari, e
quanti abbiano partecipato al conflitto armato, ha incriminato -
per la prima volta - un ex comandante dell'esercito. Sotto
accusa è finito il generale in pensione Mario Montoya, che nel
2008 guidò l'operazione per liberare Ingrid Betancourt e altri
14 ostaggi delle Farc.
L'ex generale e altri otto ufficiali sono accusati di 120
esecuzioni extragiudiziali quando prestavano servizio nella
Quarta Brigata a Medellín, tra il 2002 e il 2003.
Secondo la giudice del Jep, Montoya - che ha negato gli
addebiti - ha "mentito sul numero delle vittime, ha insabbiato
casi di uso eccessivo della forza, fatto pressioni sui membri
delle unità militari sotto il suo comando perché uccidessero gli
avversari, usato un linguaggio violento che esaltava spargimenti
di sangue e ordinato che le catture non fossero denunciate"
perché considerate "risultati operativi indesiderabili".
I militari, che rischiano una condanna fino a 20 anni di
carcere, hanno 30 giorni di tempo per contestare le accuse.
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