Cresce la percentuale di
brasiliani che reputa il governo del presidente progressista
Luiz Inacio Lula da Silva "cattivo o pessimo", mentre risulta
stabile il dato di quanti gradiscono l'operato del capo di
Stato. Lo rivela un sondaggio pubblicato da Datafolha.
Secondo il rilevamento, il gradimento di Lula ("eccellente,
buono") è rimasto stabile al 38%, col rialzo di un punto
rispetto all'indagine condotta a giugno (su un margine di errore
di due punti). Il dato di quanti lo reputano invece "cattivo o
pessimo" è aumentata di quattro punti, al 31%.
Il dato emerge da un campione di 2016 persone di 139 città,
con interviste tra il 12 e il 13 settembre.
Lula registra il più alto indice di gradimento nella regione
del Nordest, sua principale roccaforte elettorale col 49%, e tra
gli elettori delle fasce meno abbienti col 43%.
La disapprovazione più alta si registra nel Sud, dove i
giudizi negativi toccano il 39%, e tra quanti guadagnano da 5 a
10 salari minimi col 44%.
Secondo Datafolha inoltre, la polarizzazione tra Lula e l'ex
presidente ultraconservatore Jair Bolsonaro "rimane la stessa"
dalle elezioni dell'ottobre 2022. Il 29% delle persone ha
dichiarato di sostenere il progressista. Il 25% preferisce
l'ultraconservatore e il 21% è neutrale.
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