Il governo di Amazonas, lo Stato
più esteso del Brasile, ha riferito che è salito a 59 il numero
delle città in emergenza a causa della peggiore siccità degli
ultimi 50 anni che ha colpito la regione, dove il livello del
Rio Negro continua a scendere, pregiudicando il trasporto di
persone, medicinali e materie prime.
"Qui a Manaus (il capoluogo d Amazonas, ndr) e nella regione
metropolitana ci sono segnalazioni di comunità con grandi
difficoltà a spostarsi, dato che fiumi, ruscelli e laghi sono i
mezzi più usati per muoversi", ha detto il portavoce di
Greenpeace, Rômulo Batista, secondo il quale la gente "ha
difficoltà ad accedere ai servizi sanitari ed educativi, e
persino al cibo e all'acqua potabile".
Il Rio Negro, uno dei fiumi più importanti dell'Amazzonia,
ieri è calato a 13,49 metri, il livello più basso in 121 anni.
Nel pieno della crisi ambientale e sociale, il governo
federale ha intanto deciso di anticipare a oggi il pagamento del
Bolsa Família (il sussidio mensile rivolto ai meno abbienti) per
i residenti dei comuni in emergenza. Parallelamente, 35 aziende
della zona di libero scambio di Manaus hanno anticipato le ferie
di 10mila dipendenti.
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