(V. 'Mondiali: Argentina espugna Maracana...' delle 04:47)
Violenti scontri, la notte
scorsa, allo stadio Maracaná di Rio de Janeiro, teatro
dell'incontro tra Brasile e Argentina (0-1) per le
qualificazioni ai Mondiali del 2026.
La partita è iniziata con quasi mezz'ora di ritardo a causa
di gravi incidenti sugli spalti. I disordini sono iniziati
mentre suonavano gli inni nazionali e in un settore occupato dai
3.000 ultras argentini presenti - la maggior parte dei quali
mescolati con il pubblico locale - dove sono scoppiate risse con
i tifosi brasiliani. La polizia è quindi intervenuta con forza
per fermare il caos.
L'episodio ha ricordato i tafferugli a Copacabana in
occasione della finale di Libertadores tra Boca Juniors e
Fluminense.
Data la situazione, i giocatori argentini hanno lasciato il
campo dirigendosi verso il luogo degli incidenti, mentre diversi
spettatori argentini si sono lanciati nel terreno di gioco in
cerca di protezione dalla repressione degli agenti. A quel
punto, il capitano della nazionale Albiceleste, Lionel Messi, si
è rivolto all'arbitro, il cileno Piero Maza, e con gesti
eloquenti ha annunciato che avrebbe allontanato la squadra dal
campo e si è diretto con i compagni negli spogliatoi in attesa
che fosse ripristinata la calma.
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