"Manca una trattativa
sistemica e globale tra Europa ed America Latina". Questa
secondo Romano Prodi è la principale causa delle difficoltà che
attraversa il negoziato per la firma dell'accordo di libero
scambio tra Ue-Mercosur.
Lo ha affermato nel corso di una conferenza tenuta oggi a
Buenos Aires nel quadro dell'anniversario dei 25 anni
dell'Università di Bologna sottolineando anche la grave
limitazione causata dal meccanismo dell'unanimità decisionale e
la forte influenza politica di settori circoscritti
dell'attività economica in Europa.
"Si tratta di un problema estremamente difficile da risolvere
e che andrebbe affrontato in modo ampio considerando l'esistenza
di tessere di compensazione", ha aggiunto rispondendo a una
domanda dell'ANSA.
Secondo Prodi si tratta anche di un problema insito nei
meccanismi elettorali delle democrazie. "Con le elezioni sempre
alle porte i governi non prendono decisioni di lungo periodo",
ha detto. "Bisogna avere un disegno per il futuro e spesso la
democrazia accorcia il futuro", ha aggiunto.
Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva aspirava a
concludere l'accordo con l'Ue durante il prossimo vertice dei
presidenti Mercosur a Rio e considerava ormai superati gli
scogli relativi alla side-letter sulla sostenibilità voluta
dall'Ue.
Ma l'inatteso no del presidente francese Emmanuel Macron a
cui si è aggiunto poi anche l'argentino Alberto Fernandez hanno
frustrato le aspettative di Lula. "Non sono favorevole a questo
accordo perché non so come spiegarlo a un produttore di acciaio,
a un agricoltore o a un produttore di cemento francese", ha
affermato Macron.
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