Per l'ex premier italiano
Romano Prodi, a Buenos Aires per partecipare alle celebrazioni
dei 25 anni di presenza dell'Università di Bologna in Argentina,
il nuovo governo di Javier Milei che si insedierà domenica
riceve una situazione "complessa" caratterizzata da forti
squilibri economici e sociali.
"Sono qui per i 25 anni dell'Università di Bologna in
Argentina, l'unica università straniera presente nel Paese, e
come spesso capita nella vita mi ritrovo in un contesto del
tutto particolare, nel mezzo di un cambio di governo", ha detto
all'ANSA a poche ore dal ritorno in Italia.
"Ho avuto una conversazione cordiale con la futura ministra
degli Esteri, Diana Mondino, di cui ho ricavato un'ottima
impressione, e anche con l'ex presidente Mauricio Macri, che ha
un ruolo strategico nella coalizione del prossimo governo e che
avevo già incontrato a Bologna tempo fa. Con loro abbiamo
riflettuto sulla complessa situazione che attraversa attualmente
il Paese contraddistinta dalla grande inflazione e dall'aumento
della povertà", ha spiegato Prodi.
Secondo l'ex premier italiano l'Argentina si avvia adesso
verso "un cambiamento di politiche su tutta la linea". Uno
scenario, ritiene l'ex premier, "di forte apertura del mercato
che potrebbe aprire le porte a opportunità per imprese italiane
ed europee, ma soltanto nella misura in cui il governo sarà in
grado di stabilizzare la situazione interna del Paese".
"Ma per rafforzare le relazioni la politica non basta,
occorre uno scambio massiccio anche a livello universitario", ha
affermato, sottolineando che la presenza di Unibo in Argentina,
che nell'occasione ha dato il via a Buenos Aires a una nuova
edizione del master in Business Management Europa-Latam,
rappresenta in questo senso "un piccolo avamposto qualificato".
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