Il Venezuela e la Guyana
continueranno a dialogare sulla controversia che li divide
riguardo alla regione frontaliera ricca di petrolio, gas e
minerali dell'Esequibo, attualmente amministrata dal governo
guyanese ma che Caracas rivendica.
L'intesa è avvenuta durante un vertice organizzato
nell'aeroporto internazionale di Kingston, capitale dello Stato
caraibico di Saint Vincent e Grenadine, che ha permesso ai
presidenti dei due Paesi, Nicolás Maduro e Irfaan Ali di
discutere faccia a faccia la questione, dopo mesi di tensione
incrociate e di minacce di svolte militari.
Il confronto è durato due ore e si è concluso con una stretta
di mano immortalata da giornalisti e fotografi, davanti al primo
ministro di Saint Vincent e Grenadine, Ralph Gonsalves, che
nella sua veste di presidente pro tempore della Comunità degli
Stat d'America Latina e dei Caraibi (Celac) ha svolto una
difficile opera di mediazione.
Attraverso il suo account X, l'ufficio stampa presidenziale
venezuelano ha sottolineato che questa "stretta di mano suggella
la volontà del Venezuela e della Guyana di proseguire il
dialogo, per risolvere la controversia relativa al territorio di
Esequibo".
Da parte sua, in dichiarazioni ai media, il presidente
guyanese Ali ha ribadito che "in nessun momento abbiamo discusso
il tema centrale della sovranità, che noi stiamo esercitando, e
che è all'esame della Corte internazionale di giustizia (Icj)"
in base a un lodo del 1899 firmato a Parigi che ha attribuito il
territorio alla Guyana.
Gli incontri continuavano nel tardo pomeriggio locale (la
notte italiana), in attesa della conclusione dei lavori e della
possibile pubblicazione di una dichiarazione congiunta.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA