/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Subito proteste contro il mega-decreto di Milei per la deregulation

Subito proteste contro il mega-decreto di Milei per la deregulation

Migliaia di persone sono scese in strada dopo l'annuncio

BUENOS AIRES, 21 dicembre 2023, 08:30

Redazione ANSA

ANSACheck

Protests continue against President Milei after announcement of his plan to rebuild the Argentine economy © ANSA/EPA

Protests continue against President Milei after announcement of his plan to rebuild the Argentine economy © ANSA/EPA
Protests continue against President Milei after announcement of his plan to rebuild the Argentine economy © ANSA/EPA

Migliaia di persone si sono riversate nelle strade delle principali città dell'Argentina per protestare contro il mega-decreto per la deregulation dell'economia e la privatizzazione di tutte le aziende statali annunciato dal presidente, Javier Milei.  Nella capitale Buenos Aires la protesta, iniziata timidamente già pochi minuti dopo l'annuncio, è sfociata con il passare dei minuti in una grande manifestazione spontanea che si è diretta da diversi quartieri verso la piazza del Congresso, nel centro della città, dove verso la mezzanotte erano già radunate diverse migliaia di argentini: "La patria non si vende" e "Milei spazzatura, sei la dittatura", sono stati gli slogan più ascoltati tra i manifestanti.

   Il presidente aveva annunciato poche ore prima un decreto con oltre 300 disposizioni e deroghe a leggi che regolano il mercato. Tra queste la deroga alla legge sulla Terra che impedisce la vendita di grandi aree a stranieri; alla legge che impedisce la privatizzazione delle aziende statali e la loro trasformazione in società anonime; alle leggi di promozione industriale e commerciale e alla legge che impedisce la privatizzazione della compagnia di bandiera Aerolineas Argentinas.   

Una deregulation per uscire dall'emergenza economica

 Il mega-decreto annunciato mercoledì dal presidente dell'Argentina, Javier Milei, getta le basi per un'ampia deregulation dell' economia nazionale ed è stato presentato dal leader ultraliberista come la "base per la ricostruzione" del Paese afflitto da gravi squilibri macroeconomici e sociali. In un video trasmesso a reti unificate, il capo dello Stato ha presentato solo 30 delle oltre 300 deroghe e disposizioni che figurano nel testo e che verranno adesso sottoposte in blocco all'approvazione delle Camere.
Secondo quanto si legge nel documento originale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, i primi tre articoli del decreto costituiscono il quadro generale che giustifica il resto delle 360 misure adottate.

Nel primo articolo si decreta "l'emergenza pubblica in materia economica, finanziaria, fiscale, amministrativa, previdenziale, tariffaria, sanitaria e sociale fino al 31 dicembre 2025". Il secondo è dedicato alla deregolamentazione e afferma che "lo Stato nazionale promuoverà la vigenza di un sistema economico basato su decisioni libere, adottate in un contesto di libera competenza". Per raggiungere questo fine, recita il testo, "verrà attuata la più ampia deregolamentazione del commercio, dei servizi e dell'industria". Il terzo articolo riguarda invece la politica estera commerciale, e afferma la necessità di adottare standard internazionali in materia di commercio di beni e servizi nel rispetto in particolare delle raccomandazioni dell'Organizzazione mondiale del commercio (Omc) e dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse).

Sulla base di queste premesse, il mega-decreto stabilisce tra le altre cose la derogazione della legge sull'approvvigionamento che assicura quote di beni al mercato interno; della legge sugli acquisti nazionali che impone allo Stato di privilegiare imprese locali per appalti e concessioni; delle leggi di promozione industriale e commerciale; e della legge che impedisce la privatizzazione delle aziende statali. 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza