Il ministro della Comunicazione
e dell'Informazione venezuelano, Freddy Ñáñez, ha annunciato di
aver sospeso la messa in onda di Deutsche Welle, accusandola di
"diffondere contenuti e promuovere propaganda di odio" contro la
nazione. Pochi giorni prima, la tv statale tedesca aveva
pubblicato sui social un contenuto in cui raccoglieva
informazioni attribuite a Transparency International, che
collocavano il Venezuela come il secondo Paese più corrotto al
mondo.
Nel suo programma televisivo, il presidente Nicolas Maduro ha
poi commentato la decisione presa dal suo governo ed ha definito
"nazista" l'emittente tedesca.
"Loro e altri media internazionali hanno una campagna contro
il Venezuela, vogliono dimostrare che tutto il male nel mondo è
qui, cercano di macchiarmi, di attaccare il Paese. Dobbiamo
stare attenti".
Non è la prima volta che l'esecutivo venezuelano attacca la
diffusione di alcune notizie e contenuti editoriali
internazionali. Anche altre emittenti, come la Cnn in spagnolo,
o le colombiane Rcn e Caracol Radio, spesso critiche nei
confronti del chavismo al potere, sono state espulse dal Paese
alcuni anni fa.
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