I tassi di mortalità legati
alle violenze a Port-au-Prince, capitale di Haiti, sono come
quelli registrati a Raqqa, in Siria, nel 2017 e durante le
violenze in Myanmar contro i Rohingya. Lo rivela un nuovo
rapporto di Medici Senza Frontiere(Msf) secondo cui 4 decessi su
10 a Cité Soleil, tra gli slum più grandi della capitale
haitiana, sono causa delle violenze.
Il quadro drammatico copre il periodo tra agosto 2022 e
luglio 2023, a cui oggi si aggiunge l'intensificarsi degli
scontri di questi ultimi giorni.
Il 13% dei residenti di Cité Soleil ha assistito ad atti di
estrema violenza in strada, mentre il 40% delle donne ha
rinunciato alle cure prenatali per paura di essere vittime di
violenze mentre si recavano in ospedale.
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