La famiglia del poeta
cileno Pablo Neruda chiede che sia la polizia scientifica di
Madrid, in Spagna, ad effettuare una perizia grafologica sul
certificato medico di morte del premio Nobel per la letteratura.
Gli avvocati Elizabeth Flores e Rodolfo Reyes (uno dei nipoti
e legale della famiglia), hanno spiegato all'ANSA che la Corte
d'appello ha previsto "un nuovo esame grafologico sul
certificato medico di morte" e la loro richiesta è che "a farlo
sia la polizia scientifica di Madrid" specializzata in questa
materia. In particolare, Flores ha evidenziato che la polizia
investigativa civile cilena, in passato, "non aveva fornito la
certezza richiesta. Abbiamo bisogno che questo processo sia
pulito, con risultati puliti", ha evidenziato Reyes.
La prima sezione della Corte d'Appello di Santiago a
febbraio, ha riaperto le indagini sulla morte dell'autore di
"Venti poemi d'amore e di una canzone disperata" - noto
militante comunista - premiando la tenacia dei suoi familiari.
Dopo il colpo di Stato militare dell'11 settembre, le
condizioni di salute del poeta si deteriorarono e il 19 fu
trasportato d'urgenza dalla sua casa di Isla Negra a Santiago,
dove morì alla Clinica Santa María il 23 settembre.
I parenti ritengono che Neruda sia stato avvelenato e non sia
morto di cancro alla prostata. I dubbi persistono da quando, nel
maggio 2015, esperti spagnoli individuarono in un molare di
Neruda lo staphylococco aureo, un batterio estraneo alle terapie
antitumorali che, se alterato, è altamente tossico e può
accelerare la morte di una persona.
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