Gli strascichi della visita
alle isole Falkland-Malvinas del ministro degli Esteri
britannico, David Cameron, non si sono esauriti con il breve
colloquio al G20 di Rio tra l'ex premier e la sua collega
argentina Diana Mondino. La successiva decisione di Londra di
ampliare la zona di pesca proibita attorno alle isole
dell'Atlantico australe - assumendo di fatto la giurisdizione su
altri 166 mila km2 - ha suscitato nuove proteste di Buenos
Aires, che ha convocato l'ambasciatrice del Regno Unito nel
Paese, Kirsty Haye.
Nell'occasione, spiegano all'ANSA fonti dell'esecutivo
argentino, il sottosegretario agli Esteri, Leopoldo Sahores, e
la sottosegretaria per le Isole Malvine, Paola di Chiaro, hanno
espresso la "preoccupazione" del governo riguardo la visita di
Cameron e "gli annunci delle ultime settimane".
La presenza del capo della diplomazia britannica in
territorio considerato argentino aveva suscitato non poco
imbarazzo al governo di Javier Milei. Nei mesi precedenti il
leader ultraliberista si era già incontrato con il ministro
inglese a Davos ed aveva auspicato l'avvio di una discussione
"adulta" sulla questione della sovranità.
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