In concomitanza con le
commemorazioni della Giornata della memoria e della verità in
Argentina, che ricordano le vittime del colpo di Stato del 24
marzo 1976 nel Paese sudamericano, il governo del presidente
ultraliberista Javier Milei ha trasmesso sul web uno spot di 12
minuti in cui espone la sua posizione riguardo alla repressione
e alla lotta armata negli anni precedenti l'ultima dittatura
militare.
Il video si intitola 'Giornata della memoria per la verità e
la giustizia', e aggiunge la parola 'Completo', per sottolineare
la posizione dell'esecutivo su quegli eventi.
L'iniziativa, anticipata due giorni fa, è stata accolta come
una vera e propria provocazione dalle principali organizzazioni
per i diritti umani, che oggi stanno svolgendo i consueti cortei
da diversi punti di Buenos Aires fino a Plaza de Mayo.
L'apertura del filmato è affidata allo scrittore, ex
giornalista e politico argentino Juan Bautista 'Tata' Yofre, che
fu segretario dell'intelligence alla fine degli anni '90. Vi
partecipano anche l'ex guerrigliero Luis Labraña e María
Fernanda Viola, figlia del capitano Viola, ucciso in
un'imboscata dei guerriglieri dell'Erp (Esercito rivoluzionario
del popolo) a Tucumán.
Prima della diffusione dello spot sull'account ufficiale
della Casa Rosada, la vicepresidente Victoria Villaruel, figlia
di un ex generale, ha postato un messaggio con l'hashtag
'#NoFueron30000' (Non furono 30 mila), in cui ha nuovamente
smentito il numero delle persone scomparse ed ha invocato
risarcimenti anche "per le vittime del terrorismo".
Nel video trasmesso da Villaruel si racconta la storia di
Juan, un bambino di 3 anni che "il 6 dicembre 1977 fu
assassinato in un attacco terroristico a Montoneros", come
dettagliato da una scritta con lettere bianche su sfondo nero.
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