Il governo del Cile ha
confermato che i due maggiori giacimenti di litio del Paese,
quello di Atacama e quello di Maricumba, verranno dichiarati "di
interesse strategico" e saranno operati da società partecipate a
maggioranza statale attraverso il gigante del rame Codelco.
Lo si legge in un documento dell'esecutivo di Gabriel Boric,
dove vengono delineate le principali direttrici della cosiddetta
'Strategia nazionale del litio'. Nella nota il governo annuncia
l'apertura ad aprile delle gare per la concessione al settore
privato dello sfruttamento di altre 26 saline nel nord del
Paese. "Grazie a questa politica, entro il 2030 la produzione di
litio del Cile potrà aumentare fino al 70% ed entro un decennio
potrà esserci un aumento del 100%", ha dichiarato il ministro
delle Finanze, Mario Marcel.
Secondo dati della Banca centrale, il Cile possiede le
maggiori riserve mondiali di litio col 41%, seguito da Australia
(25,4%), Argentina (9,8%) e Cina (6,7%). Il Paese sudamericano è
invece il secondo produttore mondiale dell'oro bianco dopo
l'Australia e intende cogliere l'opportunità di accelerare
ulteriormente sulla sua produzione, per soddisfare la crescente
domanda globale.
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