Nel tentativo di contrastare il
calo della popolarità emerso negli ultimi sondaggi, il
presidente Luiz Inacio Lula da Silva ha varato un strategia per
guadagnare gradimento tra i religiosi. In particolare, per
avvicinarsi agli evangelici, zoccolo duro dell'elettorato
dell'ex presidente Jair Bolsonaro, che storicamente non hanno
mai mostrato simpatie per Lula e la sinistra.
Dopo aver lanciato una campagna pubblicitaria "Fede in
Brasile", il capo dello Stato ha tenuto un discorso pubblico
ricco di riferimenti religiosi, in occasione del taglio del
nastro di un progetto idraulico nella zona semi-arida del
Sertão.
Lula ha interrogato i presenti sulla fede: "Voglio chiedervi
se credete in Dio e nei miracoli", paragonando l'opera
inaugurata ad un intervento divino. Il capo di Stato ha poi
definito le sue vittorie alle presidenziali "miracolose", ed ha
evocato Dio ricordando gli investimenti del governo nei
programmi sociali per le persone a basso reddito. Senza
dimenticare infine di assimilare la diffusione di fake ad atti
contro la fede, affermando: "Dio non è una menzogna".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA