Proseguono le tensioni
sociali in Argentina dopo l'annuncio del licenziamento di oltre
15mila dipendenti statali da parte del governo di Javier Milei,
nel quadro di un drastico piano di riduzione della spesa
pubblica.
Nuovi scontri tra polizia e manifestanti si sono registrati a
Buenos Aires, dove alcune migliaia di militanti del sindacato
dei lavoratori statali (Ate) hanno protestato di fronte al
ministero dell'Economia e alla Casa Rosada.
Seguendo il nuovo protocollo anti-picchetti introdotto dal
governo, le forze dell'ordine hanno cercato di impedire
l'interruzione del transito stradale, arrivando ad uno scontro
con i manifestanti.
Il segretario generale di Ate, Rodolfo Aguiar, ha denunciato
"l'aggressione" della polizia e "lo spiegamento sproporzionato"
di agenti. "Si vede che per reprimere i lavoratori i soldi ci
sono", ha detto.
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