Tre giorni dopo il blitz realizzato
dalle forze di sicurezza dell'Ecuador nell'ambasciata messicana
a Quito per arrestare l'ex vicepresidente Jorge Glas, a cui il
presidente Andrés Manuel López Obrador aveva concesso un asilo,
la ministra degli Esteri ecuadoriana, Gabriela Sommerfeld, ha
sottolineato oggi che "la politica estera è responsabilità del
capo dello Stato", e che "è stato personalmente Daniel Noboa a
dare l'ordine di fare irruzione nella rappresentanza diplomatica
messicana".
In una intervista alla tv Teleamazonas, Sommerfeld ha ammesso
che l'accaduto ha "un costo per il Paese, che è stato analizzato
al momento di prendere la decisione", aggiungendo che "era
necessario far rispettare la sovranità, la nostra democrazia e
la dignità del Paese".
La responsabile della diplomazia ecuadoriana ha voluto
sottolineare che giorni fa il capo dello Stato messicano "aveva
formulato critiche alla regolarità dell'elezione del presidente
Noboa", il quale "era in possesso di informazioni" secondo cui
Glas avrebbe lasciato l'ambasciata messicana quella stessa
notte, nonostante il governo non gli avesse concesso un
salvacondotto.
Nonostante tutto, Sommerfeld ha dichiarato che il governo di
Quito "è disponibile a ristabilire le relazioni bilaterali". "La
questione - ha concluso - si risolve attorno ad un tavolo, dove
entrambe le parti devono dire la verità e, sulla base di questo,
le relazioni diplomatiche devono essere ricostruite".
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