Impegno globale contro la
fame e le disuguaglianze sociali, garanzia della libertà
religiosa e tutela dei diritti delle popolazioni indigene.
Queste le principali questioni affrontate nel corso
dell'incontro tra il presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da
Silva, e il segretario di Stato Vaticano, cardinale Pietro
Parolin, questo pomeriggio a Brasilia. Il rappresentante della
Santa Sede - rivela un comunicato del Planalto - ha aperto
l'incontro portando al capo di stato brasiliano i saluti di Papa
Francesco.
Nel corso della conversazione Lula ha sottolineato i suoi
sforzi per la mobilitazione internazionale nella lotta alla
disuguaglianza in tutte le sue forme, soprattutto quella
economica, obiettivo di cui Lula ha parlato personalmente con
papa Francesco nel corso del suo ultimo viaggio in Vaticano.
"Dobbiamo creare la consapevolezza che la fame non è
accettabile", ha affermato il presidente.
Lula ha poi elogiato il ruolo di papa Francesco come uno dei
più grandi leader mondiali che si è opposto alla guerra. Lula e
Parolin hanno concordato sull'importanza che i governi
garantiscano la libertà religiosa.
Il cardinale ha citato l'interesse della Santa Sede per la
situazione dei popoli indigeni. A questo proposito, il
presidente Lula ha evidenziato la creazione del ministero dei
Popoli Indigeni e sottolineato gli sforzi compiuti nell'ambito
della crisi umanitaria sofferta dagli indigeni Yanomami e le
sfide rappresentate dall'estrazione mineraria illegale e dalle
altre forme di criminalità organizzata attive nella regione
amazzonica.
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