Il Congresso del
Guatemala ha bloccato l'entrata in vigore dello stato di
calamità decretato dal presidente della Repubblica, Bernardo
Arévalo, per combattere gli incendi boschivi che hanno colpito
anche le discariche. La mozione, presentata dal deputato Adim
Maldonado, è passata con 84 voti a favore su 160.
I parlamentari hanno criticato la misura del governo per la
presunta mancanza di trasparenza nell'utilizzo delle risorse
economiche e per la limitazione delle garanzie costituzionali
come la mobilità, nonostante loro stessi tre giorni fa avessero
raccomandato di dichiarare lo stato di emergenza in tutto il
Paese.
Secondo il Coordinamento statale per la riduzione dei
disastri (Conred), da novembre sono stati registrati 1.439
roghi, principalmente boschivi, che hanno devastato 7.376
ettari.
Il capo dello Stato si è rammaricato che l'80% dei casi siano
stati provocati da persone, come è successo nella discarica di
Villa Nueva, a sud della capitale, dove 33 comuni depositano
ogni mese circa 126.000 tonnellate di rifiuti.
L'incendio nella discarica è iniziato nel fine settimana e ha
portato le autorità a sospendere le lezioni nelle scuole di tre
dipartimenti, Escuintla, Sacatepéquez e Guatemala.
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