Il Ministero cileno
delle Miniere e la compagnia pubblica InvestChile hanno aperto
il processo mediante il quale investitori privati ;;potranno
dichiarare il loro interesse e esigenze di informazione
riguardante il possibile sfruttamento di 26 saline del paese per
estrazione del litio.
La ministra delle Miniere, Aurora Williams, ha sottolineato
che "quello che stiamo avviando è un processo di richiesta di
manifestazione di interesse", che permetta di "determinare dove
c'è la possibilità di sviluppare progetti" interessanti.
L'intervento del capitale straniero, ha ricordato, riguarda
solo 26 saline, ossia il 18% della superficie potenziale cilena,
poiché sono esclusi i bacini totalmente o parzialmente protetti
dallo Stato o in procinto di esserlo.
Da parte sua il ministro dell'Economia, Nicolás Grau, ha
affermato che l'obiettivo è che alla fine del governo del
presidente Gabriel Boric (marzo 2026) ci siano da tre a cinque
nuovi progetti nel paese, che si aggiungano a quelli di Codelco
nel Salar de Atacama, contribuendo a raddoppiare la produzione
di litio del paese.
Attualmente il Cile è il secondo produttore mondiale di litio
e ha lanciato una politica nazionale per aumentare il controllo
statale nelle saline considerate strategiche, aprendone altre 20
all'iniziativa privata.
Finora solo due aziende producono il minerale nel Salar de
Atacama, la cilena SQM e l'americana Albemarle.
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