"Da oggi l'Argentina tornerà
ad avere forze del cielo che la proteggano". Il ministro della
Difesa argentino, Luis Petri, ha festeggiato così, in un post su
X, la firma dell'accordo per l'acquisto di 24 caccia F-16 alla
Danimarca.
"Con il sostegno di alleati come la Danimarca e gli Stati
Uniti l'Argentina acquista 24 caccia da combattimento F-16
segnando una svolta per la sua difesa e rafforzando l'Aviazione
Militare per proteggere la sovranità e la libertà, prosegue il
post di Petri.
Buenos Aires pagherà un totale di 650 milioni di dollari
rateizzato in sei anni e prevede anche un finanziamento da parte
degli Stati Uniti.
Washington ha svolto di fatto il ruolo di intermediatore
nell'operazione consentendo all'Argentina dopo oltre 50 anni di
tornare ad aver accesso ad armamenti moderni di fabbricazione
occidentale.
Dalla guerra delle Falkland (1982) un veto di Londra
impedisce infatti a Buenos Aires di acquistare qualsiasi tipo di
sistema con parti fabbricate nel Regno Unito.
Il contratto prevede l'acquisto anche di otto motori di
ricambio, di un sistema aggiornato per la guerra elettronica, e
missili da esercitazione. Il programma dell'accordo prevede
l'invio delle prime quattro unità entro il 2025 e il
completamento della consegna entro il 2028.
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