Il numero reale dei cani del
presidente dell'Argentina, Javier Milei, sta diventando sempre
più una questione di Stato. Sono 4 o 5? E il clone di Conan -
replica del primo mastino inglese da lui posseduto, il suo
prediletto morto nel 2017 - è ancora vivo o Milei parla e gioca
con lo spirito di un cane morto?
"Che importa quanti sono? Il presidente ha detto che sono 5 e
quindi la questione è chiusa", ha risposto oggi infastidito il
portavoce alla presidenza, Manuel Adorni, alla domanda di un
giornalista. Una risposta che ha cercato di relativizzare
l'importanza della questione e che non solo non ha sciolto il
dubbio, ma lo ha alimentato anche a causa della titubanza dello
stesso Adorni.
La questione - affrontata per la prima volta nella biografia
di Milei scritta dal giornalista argentino Juan Luis Gonzalez e
mai smentita dal presidente - era tornata d'attualità il mese
scorso quando, in un'intervista alla Cnn, il leader
ultraliberista aveva affermato di avere 5 cani e non 4 come si
credeva fino a quel momento e che giocava e interagiva ogni
giorno con tutti e 5.
In diverse interviste Milei ammette di aver sofferto una
profonda depressione per la morte di Conan. Un trauma superato
oltre che con l'aiuto di uno psicanalista, anche con l'ausilio
di sedute spiritiche e che lo portò alla decisione di incaricare
5 cloni del mastino - che lui stesso definisce come i suoi figli
a quattro zampe - uno dei quali battezzato nuovamente Conan.
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