Il movimento indigeno brasiliano
ha espresso "frustrazione" con il presidente Luiz Inácio Lula da
Silva. "Se dico che la demarcazione è progredita nel suo governo
direi una bugia. Preferisco un nemico che non mi dà pacche sulle
spalle, piuttosto che uno che ti dà pacche sulle spalle ma non
fa niente per te", ha detto il coordinatore dell'Articolazione
dei popoli indigeni del Brasile (Apib), Kreta Kaingang.
La settimana scorsa, Lula ha firmato i decreti di ratifica di
due territor, uno a Bahia e l'altro nel Mato Grosso. Il
movimento indigeno, tuttavia, attendeva il riconoscimento di
altre quattro riserve.
Gli indios brasiliani anche quest'anno stanno svolgendo una
settimana di proteste a Brasilia, con migliaia di partecipanti
provenienti da diverse etnie, in difesa della demarcazione delle
loro terre ancestrali.
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