Il presidente colombiano Gustavo
Petro ha accusato organizzazioni di narcotrafficanti di aver
distrutto settori della selva amazzonica per avviare allevamenti
di bestiame che acquistano a basso prezzo in Venezuela, paese
dove le sanzioni economiche degli Stati Uniti fanno sì che la
gente si allei con la criminalità per sopravvivere.
"Questi bovini vengono dal Venezuela - ha spiegato Petro -
perché là la gente ha bisogno di dollari, dato il blocco
economico esistente. Così il bestiame che stava negli altopiani
venezuelani è stato trasferito nella foresta amazzonica, ed è
diventato un motore di depredazione e distruzione".
Il riferimento specifico del capo dello stato è al Parco
naturale nazionale Serranía de Chiribiquete, situato a cavallo
dei dipartimenti meridionali di Caquetá e Guaviare.
Si tratta di un Patrimonio dell'Umanità e proprio ieri è
stato annunciato che riceverà un milione di dollari all'anno,
per i prossimi tre decenni, nell'ambito di un programma di
protezione gestito dalla cooperazione internazionale tedesca.
Il ministero dell'Ambiente colombiano ha precisato che le
risorse saranno gestite dal Legacy Landscapes Fund tedesco
specializzato nell'assistenza a paradisi ambientali del 'sud
globale'. Il denaro ricevuto sarà investito in Colombia nel
recupero ecologico e in azioni preventive di controllo e
sorveglianza dell'area.
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