E' salito ad almeno 50 il
numero di morti causati dall'ondata di maltempo che si è
abbattuta sullo stato brasiliano di Rio Grande do Sul
nell'ultima settimana. Un bilancio destinato a salire
"sostanzialmente" secondo il governatore Eduardo Leite "quando
saremo in grado di raggiungere tutte le località da giorni
completamente isolate e potremo verificare le vite perdute". I
dispersi ufficiali sono 68.
I violenti temporali hanno causato frane, smottamenti ma
soprattutto allagamenti. La circolazione su almeno 188
autostrade è interrotta e decine di ponti sono stati travolti e
distrutti dalla furia dell'acqua. Secondo le società di gestione
circa 281 mila immobili sono rimasti senza elettricità e 441
mila non hanno accesso all'acqua. Quasi 33 mila persone hanno
dovuto abbandonare le proprie case. Le scuole sono chiuse in
tutto lo stato.
Occhi puntati sulla capitale Porto Alegre dove il fiume
Guaiba ha superato il livello storico record di 4,96 metri
esondando e lasciando sott'acqua gran parte della città. La
piena ha superato quella dell'ultima alluvione del 1941 quando
il Guaiba raggiunse i 4,76 metri. L'aeroporto di Porto Alegre è
stato chiuso a tempo indeterminato. Il governo federale - che
aveva già decretato lo stato di calamità - ha inviato 100
militari della guardia nazionale che si aggiungono ai 75 agenti
della polizia stradale federale e alle truppe delle forze armate
che sono già state messe a disposizione del governo locale.
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