Questa settimana
l'Istituto Nazionale Elettorale del Messico ha attivato la
modalità di voto anticipato, che si applica a un registro che
comprende circa 30mila persone detenute preventivamente e 4mila
che, a causa delle loro condizioni fisiche, non possono
presentarsi in un seggio.
La Sessione Plenaria della Camera Superiore del Tribunale
Elettorale del Potere Giudiziario della Federazione ha stabilito
a maggioranza che le persone che si trovano in carcere e non
sono state condannate hanno diritto al voto poiché sono protette
dal principio della presunzione di innocenza.
Questo processo viene effettuato all'interno dei centri
penitenziari che dispongono delle condizioni di sicurezza e
delle infrastrutture per l'installazione di seggi elettorali. Il
voto delle persone con disabilità, invece, si effettua mediante
la consegna nel domicilio degli interessati delle buste
contenenti le schede elettorali.
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