La Commissione economica
per l'America Latina e i Caraibi (Cepal) ha pubblicato oggi una
nuova stima della crescita del Prodotto interno lordo (Pil)
dell'America Latina fissandola al 2,1% medio, "in un contesto di
incertezza globale", ma comunque "leggermente al rialzo rispetto
alla precedente previsione" del dicembre 2023.
In particolare, indica un comunicato pubblicato oggi a
Santiago del Cile, "l'America meridionale crescerà mediamente
dell'1,6%, l'America centrale e il Messico del 2,7% e i Caraibi
(esclusa Guyana) del 2,8%.
Tra i paesi che hanno migliorato le loro proiezioni
economiche per il 2024 rispetto all'ultimo studio di dicembre vi
sono Venezuela (da 3% al 4%), Colombia (da 1,3% a 1,7%), Uruguay
(da 3,2% a 3,6%), Brasile (da 1,6% a 2,3%) e Cile (da 1,9% a
2,3%).
Le nazioni invece in cui la previsione è peggiorata sono
Argentina (da -1% a -3,1%), Haiti (da 1% a -2%) e Panama (da
4,2% a 3%).
Analizzand la situazione, l'organismo dell'Onu sottolinea che
"l'espansione prevista per la regione nel 2024 rimane sul
percorso della bassa crescita economica osservata negli ultimi
anni, e la grande sfida è come muoversi verso una crescita più
elevata, dinamica e inclusiva".
La regione, si dice poi, "affronta uno scenario
internazionale complesso, caratterizzato da crescite
dell'attività economica e del commercio al di sotto delle medie,
insieme a tassi di interesse che rimangono elevati nei paesi
sviluppati, con conseguenti costi di finanziamento più elevati
per i paesi emergenti".
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